Descrizione
Quando sulla città, fra il 1943 e il 1944, si abbatte la furia della guerra e la popolazione fugge nei paesi vicini, rimangono loro: la Bibliotecaria e Amelia, la maestra che ha in custodia l’archivio dell’Asilo cittadino. La città è sul punto di sparire e la Bibliotecaria decide di scrivere, per impedire che la memoria si dissolva. Le storie sono come i talismani, proteggono le città. Tutto ciò che rappresenta la memoria deve essere messo in salvo: quadri, monumenti, reperti preziosi, libri.
È una corsa contro il tempo. Per le strade abbandonate girano solo i soldati tedeschi, e con loro i fascisti, famelici come lupi mannari, impietosi fino alla crudeltà, capaci di mandare alla forca, nella piazza principale, tre giovanissimi gappisti. Una storia di sentimenti che racconta di una città piegata e distrutta dalla guerra, e nella città la Biblioteca, in cui i fatti della Storia incontrano le storie di vite minute. Di donne che osano pensare un destino diverso e sanno prendersi cura di ciò che amano, tracciando una possibile salvezza dalla follia della guerra.
Oriana Maroni, bibliotecaria, a lungo responsabile dei Fondi moderni della Biblioteca Gambalunga di Rimini, di cui è stata direttrice, ha curato mostre e libri sulle sue collezioni, sulla storia di Rimini, archivi e biblioteche privati, fra cui quella di Federico Fellini. Studiosa di storia contemporanea, è interessata alle storie degli individui, a cui ha dedicato saggi e biografie.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.