Descrizione
Animali nel Medioevo: bestiame da lavoro e da macello, cani da caccia e falconi, orsi tenuti in catene fuori dalle beccherie, cavalli da corsa e da giostra, uccelli da richiamo e da compagnia. Inoltre l’esotismo portato dai leoni, le scimmie e gli elefanti, ricercati ospiti delle corti signorili.
Gli animali nella città medievale. Una presenza costante che può assumere connotati diversi e che ha conseguenze di grande rilievo sulla vita delle persone e sull’ambiente urbano. Con ricadute notevoli sull’organizzazione produttiva, l’economia, il tessuto edilizio, l’impianto urbanistico, la salubrità, l’igiene, le relazioni sociali e l’alimentazione.
Un fenomeno che coinvolge lo stesso immaginario collettivo. La rappresentazione zoomorfa verrà utilizzata anche come segno distintivo per i banchi giudiziari e le camere di locanda. Questo libro offre una panoramica degli animali nel Medioevo. Partendo dalla Rimini malatestiana, può benissimo riferirsi ad una generica città dell’Italia centro-settentrionale nel tardo Medioevo.
L’autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant’anni è impegnato nello studio delle fonti d’archivio per documentare l’ambiente, l’economia, l’urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il ‘Sigismondo d’Oro’ dal Comune di Rimini.
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