Descrizione
Bella, colta, intelligente e saggia; Isotta degli Atti dapprima amante, quindi sposa di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Protagonista, fin da giovanissima, di un amore travolgente col Signore riminese: l’amore più grande del Rinascimento, durato una intera vita, più forte delle convenzioni e delle convenienze.
Coraggiosa nell’affrontare un rapporto prevedibilmente difficile; accorta nel saperlo coltivare e conservare. Splendente per la luce irradiata dalla figura del Principe; mitizzata dagli artisti e dai cantori di corte. Dopo gli anni della gloria, compagna e partecipe dell’inesorabile declino subìto da Sigismondo e dalla città.
Sfortunata nella prole, perita prematuramente o tragicamente, sicché il suo seme non ha potuto dar frutti. Rimasta vedova ed esclusa dal governo cittadino, la sua vita si è conclusa nel silenzio e nella tristezza di un sogno inesorabilmente spento.
Di Isotta degli Atti ci restano i carmi dei poeti, le medaglie del Pasti, l’arca monumentale nel Tempio e la memoria imperitura del suo grande amore.
L’autore
Oreste Delucca, riminese, da oltre quarant’anni è impegnato nello studio delle fonti d’archivio per documentare l’ambiente, l’economia, l’urbanistica, le strutture sociali della sua città e del territorio circostante, con particolare riferimento ai secoli finali del Medioevo. Su tali argomenti ha pubblicato 30 volumi monografici e circa 150 saggi in riviste specializzate ed opere collettive. È membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, della Società di Studi Romagnoli e della Società di Studi Storici per il Montefeltro. Nel 2013 ha ricevuto il ‘Sigismondo d’Oro’ dal Comune di Rimini. Con Bookstones ha pubblicato Animali domestici e selvatici in una città medievale (2011), Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d’Italia (2014), Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe (2016).
La copertina d’arte
Per l’occasione, l’artista Franco Pozzi ha realizzato un’opera per la copertina.
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