Descrizione
Istituzioni, diritto penale e crimini dall’affare Blasi al ripristino dell’Arengo Generale (1786-1906).
Lo studio dei processi penali conservati presso l’Archivio governativo della Repubblica di San Marino ha consentito di delineare, in maniera organica, l’evoluzione delle istituzioni giudiziarie, i caratteri di lunga durata e le significative trasformazioni che hanno contraddistinto l’amministrazione della giustizia dalla fine del Settecento sino al ripristino dell’Arengo generale.
In questo periodo l’impegno riformatore, perseguito dal Governo repubblicano attraverso la selezione attenta di giudici e consulenti legali, ha condotto a importanti novità nella legislazione penale come l’abolizione della tortura e della pena di morte, la promulgazione del codice penale e di quello di procedura penale, con effetti immediati sulle pratiche giudiziarie.
Lo studio dei reati ha così permesso di valutare le linee generali dell’amministrazione della giustizia penale nel suo complesso e di fotografare il contesto sociale di riferimento, la risposta politica alle trasgressioni e la cultura giuridica coeva. La piccola Repubblica divenne, infatti, un autentico “laboratorio” del più ampio dibattito penalistico.
I nomi, tra gli altri, di Luigi Zuppetta, Giuseppe Giuliani, Francesco Carrara, Pasquale Stanislao Mancini, Pietro Ellero confermano questa attitudine.
Più ci si addentra nella lettura delle carte processuali più emerge un mondo costituito da relazioni intense, dirette e quotidiane fra governati e governanti. In questa dimensione la tradizionale “mitezza” della giustizia dei Capitani Reggenti appare anzitutto finalizzata al controllo, alla vigilanza e alla conservazione dell’ordine repubblicano.
The justice of the Captains Regent
Institutions, Criminal Law and crimes from the Blasi affair to the reintroduction of the Arengo Generale (Communal Council) (1786-1906)
by Giuseppe Mecca
The study of the criminal trials preserved in the Government Archive of the Republic of San Marino has allowed us to organically outline the evolution of the judicial institutions, the long-lasting features and the significant transformations governing the administration of justice from the end of the eighteenth century until the reintroduction of the Arengo Generale.
In this period, the reforming effort of the Republican Government – by means of a careful selection of judges and legal advisors – led to important developments in the criminal legislation such as the abolition of torture and death penalty, the enactment of the Penal Code and the Criminal Procedure, which immediately affected judicial practices. The study of crimes has thus made it possible to assess the general guidelines of the administration of criminal justice as a whole and to picture the social reference context, the political response to infringements and the contemporary judicial culture. As a matter of fact, the small Republic became an actual “laboratory” in order to extensively discuss the Criminal Law. The names, among others, of Luigi Zuppetta, Giuseppe Giuliani, Francesco Carrara, Pasquale Stanislao Mancini, Pietro Ellero confirm this aptitude.
The more one examines the trial papers, the more a world emerges made up of close, direct and daily relationships between those governed and those ruling. In this perspective, the traditional “meekness” of the justice of the Captains Regent seems primarily aimed at controlling, supervising and preserving the republican order.
ISBN 979-12-80232-22-9
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